Il ritorno di uno dei migliori sparatutto tattici
Operation Flashpoint: Dragon Rising è l'ideale per tutti coloro alla ricerca di uno sparatutto bellico estremamente tattico e realistico. Dà il meglio di sé in multiplayer cooperativo
Operation Flashpoint: Dragon Rising è il seguito a lungo atteso di Operation Flashpoint: Cold War Crisis, uno degli sparatutto per puristi dell'azione militare più apprezzati di sempre. Il gioco offre un realismo notevole e può essere apprezzato solo se si ha una predisposizione per la tattica. Operation Flashpoint: Dragon Rising non è il gioco giusto se si ama fare tutto da soli.
In single player, e soprattutto in multiplayer, bisogna avere costantemente a che fare con i propri compagni di squadra, comunicando e impartendo ordini su movimenti, ingaggio col nemico e altro ancora. Inizialmente è normale essere intimiditi dalla complessità del gioco, ma con l'esperienza si capisce che i controlli di Operation Flashpoint: Dragon Rising sono efficienti e ben pensati.
Un altro aspetto notevole del gioco sono le dimensioni del campo di battaglia: l'isola Skira, con un'area di 220 km quadrati, da liberare dalla presenza cinese. Nella demo, è presente la prima missione, in cui bisogna disattivare un radar e un lancia missili nemico in modo da poter permettere lo sbarco di altre truppe alleate.
Tecnicamente Operation Flashpoint: Dragon Rising è piuttosto esoso. I requisiti minimi di gioco sono appena sufficienti per farlo girare con un frame rate decente. Del resto considerato che per lo meno nella demo si gioca sempre in campo aperto, con una linea dell'orizzonte vastissima, è normale che sia richiesta una potenza di calcolo non comune.
Opinioni utenti su Operation Flashpoint: Dragon Rising
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